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Il Nostro Commento (il Vostro datelo sul SUPER FORUM SICILIA) Dal nostro inviato Aldo Tomarchio aldo@supersicilia.com VII COPPA VALENTIA CLUB
Aderendo all’invito di Stino Fuduli del Valentia Club abbiamo deciso, assieme ad un gruppetto di amici, di trascorrere il week-end in quel di Vibo Valentia. L’appuntamento ci ha visto radunare sull’autostrada Catania-Messina presso l’area di servizio di Giardini Naxos, dove oltre allo scrivente sono arrivati Carmelo Torrisi, Mario Romeo e Filippo Di Mauro. Iniziato il viaggio sotto il sole siciliano di fine maggio ci siamo ritrovati oltre lo stretto, in prossimità di Palmi, nel pieno di un lungo e violento acquazzone che ha colpito inesorabilmente il nostro Filippo che imperterrito ha continuato a viaggiare con la sua A.C. Cobra scoperta. Finita la pioggia e dopo una breve sosta per far riprendere Filippo abbiamo ripreso il viaggio fino a Vibo dove, nella piazza S. Leoluca, erano già pronte per la partenza le auto radunate dal Valentia Club. Dopo un breve saluto e le formalità di rito ha preso il via la manifestazione con il trasferimento verso Vibo Marina e più precisamente il località Trainiti dove abbiamo avuto la possibilità di visitare il centro di ricerca scientifica “Nautilus” che si interessa di attività di ricerca, studio e riproduzione dei pesci, delle tematiche ambientali e territoriali, della pesca, dell’acquacoltura e quant’altro collegato all’ambiente marino. Completata l’interessante visita la carovana si è rimessa in cammino verso Tropea attraverso la strada costiera offrendo agli equipaggi la vista dell’incantevole costa calabra che va da Vibo Marina a Tropea. A Tropea la sosta e l’esposizione delle auto nella piazza Vittorio Veneto dove sono state descritte le caratteristiche delle vetture partecipanti man mano che lasciavano la piazza per dirigersi verso la zona marina dove era stata allestita una prima prova di abilità di guida cronometrata. Al termine e con i fari già accesi la carovana si è diretta verso Briatico per la cena presso un rinomato locale della riviera. A notte inoltrata il ritorno a Vibo e buona dormita per riprendere di buon ora la strada per un’altra rinomata località calabra, Palmi. Questa volta gli organizzatori, scegliendo il suggestivo percorso interno, hanno lasciato il mare e ci hanno diretto nella vecchia ma ancora tanto bella S.S. 118 e noi, abituati ormai alle superstrade e autostrade, con grande piacere abbiamo percorso la statale tra il verde e gli uliveti di cui e ricca la zona. Abbiamo attraversato Mileto e Rosarno con le loro frazioni fino allo svicolo di quest’ultima cittadina dove, per guadagnare tempo alquanto avaro in queste occasioni, abbiamo preso l’autostrada verso Palmi sotto una leggera pioggerellina che fortunatamente ben presto ci ha lasciati. Qui, nella centrale piazza 1^ maggio, è stata allestito il percorso della seconda prova cronometrata tra birilli e pressostati mentre il numeroso pubblico presente si è soffermato ad ammirare le auto esposte con i soliti commenti e ricordi. Alla fine della prova altro trasferimento verso la vicina S. Elia dove era previsto il pranzo a chiusura della manifestazione. Tra le tante vetture presenti si sono fatte notare la Sumbeam-Talbot del 1946 di Francesco Baldo, la Mercedes 170 S del 1949 di Ceraulo e la Citroen AC4 del 1929 di Vincenzo Grenci. E’ d’obbligo un plauso alla Polstrada di Vibo Valentia che con una attivissima pattuglia ha seguito tutta la manifestazione rendendola scorrevole e particolarmente sicura negli incroci, deviazioni e nel rientro notturno, sono stati veramente i nostri angeli custodi. Alla fine del pranzo si è svolta la rituale premiazione con la consegna di una coppa ricordo a tutti i partecipanti e la premiazione dei primi classificati. La vittoria è andata a Tomarchio con pen. 0,10 seguito da Romeo p. 0,33, Di Mauro p. 0,46, Fuduli G. p. 0,55, Orlando p. 0,83, Pugliesi p. 1,40, Bevilacqua p. 2,13, Baldo p. 2,35, Marchese p. 2,51, Saporita p. 3,07 per i primi dieci posti seguiti da altri ventisei classificati. Una riuscitissima manifestazione che ha premiato l’impegno di Stino Fuduli collaborato dal figlio Giovanni, Francesco Baldo, Giuseppe Saporita e Pasquale Pugliesi con la giovanissima figlia Silvia, bravi per tutte le scelte fatte. Abbiamo alla fine salutato gli amici con un arrivederci a presto e per restare nel tema degli incantevoli paesaggi calabri, assieme agli altri equipaggi siciliani, abbiamo scelto sempre la vecchia e cara S.S. 118 che attraverso Bagnara e Scilla ci ha portato a Villa S. Giovanni per il traghetto e poi via verso casa.
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